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In Le mie passioni/ Viaggi

Prepararsi a viaggiare: cosa mi porto?

La mia valigia!

Lo so che adesso non abbiamo la possibilità di viaggiare dove e come vogliamo, però sono sicura che presto potremo farlo e quindi perché non farsi trovare preparati?

Quando programmo una vacanza mi piace informarmi sul posto dove vado, sulle cose da vedere e da fare e più o meno mi programmo eventi e giornate a grandi linee. E poi ovviamente mi informo del meteo previsto quando sono in prossimità di viaggio.

Perché dico questo? Perché sono i primi elementi che mi servono per valutare cosa mettere in valigia.

Quando parto, voglio già avere un’idea abbastanza precisa delle attività e delle giornate che mi aspettano a grandi linee perché non voglio portare con me nemmeno uno spillo in più…o quasi!

Le liste

Principalmente ho due liste ben separate:

  • beauty; make up e skin care (compreso corpo e capelli)
  • abbigliamento e scarpe

Beauty

Per quanto riguarda la skin care e il make up, per essere sicura di non dimenticare nulla, ripercorro i gesti che faccio per l’uno e per l’altra.

Per il make up non ho altro sistema che portare un pezzo “intero” (un mascara, un rossetto, un lucidalabbra, una matita occhi, una minipalette, un fondotinta o bb cream), benché ne esistano in mini formato, preferisco portarli in formato normale.

Invece per quanto riguarda la skin care, mi affido alle mini taglie: sono comode e mi permettono di avere una quantità giusta da gestire nel periodo in cui sono fuori casa. Devo dire che a volte ne approfitto per portare anche dei campioncini, ma devo selezionarli con cura ed attenzione, portare con sé il prodotto sbagliato può avere delle spiacevoli conseguenze.

Kit completo di Urang, immancabili il Foreo e la mini spugna di mare

Questo lo dico non solo per quanto riguarda i prodotti viso, ma anche corpo e capelli. Mi ricordo di una drammatica giornata a New York in cui mi sentivo perseguitata da un cattivo odore: quando mi sono resa conto che i miei capelli lo producevano (!) per uno shampoo che avevo usato al mattino, sono dovuta tornare in camera per rilavare la chioma.

Ecco, questi incidenti sono da evitare! Magari sono io che ho effettivamente molte paranoie in relazione alle profumazioni, ma insomma, è meglio non rischiare.

Ok, non raggiungete la mia paranoia, è un consiglio!

Infine, indispensabili il mio mini Foreo, una spugna di mare micro, una tangle teezer: alle mie coccole non so rinunciare nemmeno in viaggio.

Attenzione che se di prende l’aereo e si porta solo bagaglio a mano, anche le mini taglie sono da calcolare con precisione.

Abbigliamento

Per quanto riguarda l’abbigliamento e le scarpe invece mi faccio una lista di ogni pezzo che mi serve e per ognuno metto a fianco il numero in base ai giorni di permanenza fuori: un paio di calze in più si può fare, ma non vado oltre (non porto certo 5 paia di scarpe!).

A questo punto ricorro al mio kit da valigia.

Di cosa si tratta? Di organizzatori di varie dimensioni, generalmente si chiudono con una cerniera e sono in materiale impermeabile, con cui divido gli abiti per poterli tenere organizzati dentro e fuori la valigia. Ce ne sono di tanti prezzi, colore e forme con cui sbizzarrirsi, io li trovo utilissimi e mi semplificano notevolmente la vita. Eccone uno ad esempio:

https://www.amazon.it/organizzatori-progettazione-impermeabile-stoccaggio-compressione/dp/B07H3X9J1G?ref_=Oct_s9_apbd_omg_hd_bw_blPXJ9&pf_rd_r=CDYJZAYAP4Y9AVHADVJ7&pf_rd_p=92958c42-1cf0-5ff6-a6cc-23e634772336&pf_rd_s=merchandised-search-10&pf_rd_t=BROWSE&pf_rd_i=700574031

Perché mi porto una fodera da cuscino del letto?

La fodera la porto con me per metterla in bagno e utilizzarla come cestone della biancheria sporca temporaneo: sarà sempre a disposizione e mi consentirà la separazione con gli abiti puliti. La appendo alla porta, al termo-arredo, ad un gancio, è molto versatile.

Inoltre la mia fodera, in cotone, impedirà la formazione di cattivi odori in quanto già indossato.

Mi è stata particolarmente utile anche in viaggi itineranti, sempre pronta per essere spostata e utilizzata. Al ritorno metto tutto tranquillamente tra le cose da lavare tirandola fuori dalla valigia così com’è.

Porto anche…

Ebook, cuffiette, oltre ovviamente ai documenti di viaggio: tutto quello che può rendere più piacevole e comodo il mio soggiorno e il transito per arrivarci. Ho sempre con me anche dei campioncini di profumo o dei mini profumi roll on, servono a rilassarmi e a coprire eventuali momenti spiacevoli.

Per lo stesso motivo può essere indicato portare anche un pillow spray: in viaggio magari non si riesce a prendere sonno facilmente, questo restituirà un profumo familiare che renderà tutto più “casa”.

Sono così paranoica solo io? Magari no…

In attesa di ripartire….io le valige le ho già pronte!

In Le mie passioni/ Viaggi

1, 2, 3 Paris

dig

Parigi da parigini

Esattamente un anno fa, il 7 febbraio 2020, sono partita per alcuni giorni a Parigi. Non era la mia prima volta e ho cercato di vivermela il più possibile da parigina, non da turista in città.

Allora non sapevo che quello sarebbe stato l’ultimo viaggio per un tempo che ancora non ho definito…. prima che le nostre vite fossero tutte messe in pausa dalla pandemia. E’ passato solo un anno, sembra ieri, eppure al tempo stesso ho la sensazione di aver vissuto mille vite.

Ma Parigi val bene una messa, no? E ci torneremo:

Musée d’Orsay

“Sapete che cosa si fa il primo giorno che si è a Parigi? Ci si procura un po’ di pioggia. Una pioggia che non sia troppo forte, però. E una persona veramente carina con la quale girare in taxi per il Bois de Boulogne. La pioggia è importante, perché essa da a Parigi un profumo speciale. Son le castagne bagnate, dicono…”

Questa volta a Parigi ho seguito i consigli che Audrey Hepburn in “Sabrina” dava a Humprey Bogart e ho vissuto la città da parigina, non da turista. Parigi è una città meravigliosa, forse la più bella al mondo, non ci sono dubbi. Assolutamente da vedere!

Non c’è bisogno che dica io quali sono le meraviglie che l’hanno resa famosa, Tour Eiffel, Louvre, Musée d’Orsay, sono luoghi tra i più instagrammati, ma è da non perdere il Musée Rodin, La cinematheque (specie per gli amanti del cinema!) e la visita a Versailles. Mille sarebbero i luoghi da citare.

Stavolta però sono andata per concedermi 4 giorni da cittadina della ville Lumière e ne ho goduto appieno le possibilità: un concerto, una pièce teatrale, una partita di rugby allo Stade de France… A Parigi c’è una scelta di attività imbarazzante!

I teatri offrono spettacoli a più orari, con diverse rappresentazioni, e solitamente sono forniti di un bistrot interno nel quale rispondere ad eventuale languorini.

Le sale da concerto non fanno gli spettacoli dalle 22,30 in avanti (una volta a Roma un concerto del Teatro degli orrori iniziò alla mezzanotte, ma il biglietto era per le 21,00), ma alle 20: ecco che vedi famiglie al concerto dei Black Pumas e c’è anche la possibilità di sedersi nella parte superiore della sala, in modo che ognuno possa vivere in libertà lo show… in più, iniziando presto, finiscono anche presto, ad orari che consentono di partecipare veramente a tutti.

Vabbè, poi ho passeggiato passeggiato. Parigi ha una fittissima rete di mezzi pubblici, ma il bello è bighellonare per la città. Certo, non nascondo che nel momento in cui ho visto comparirmi davanti Notre Dame, devastata, nuda senza le sue guglie e la piazza tutta transennata, ho avuto un tuffo al cuore: ci vorrà tanto tempo, lo so, ma sono certa tornerà alla sua bellezza…ma quelle vetrate annerite, che dispiacere…

Notre-Dame

In ogni angolo però puoi trovare scorci stupendi, anche in giorni grigi come quelli che ho trovato io.

Et bien, Paris è il luogo per eccellenza della bellezza, no? di ogni bellezza?

In effetti, negozi beauty sono ovunque, anche grandi magazzini come Monoprix hanno delle sezioni dedicate e dedicate a prodotti bio. Poi naturalmente ci sono veri e propri negozi biologici, piccoli supermercati, negozi monomarca (come ad esempio Melvita) e alcune catene dedicate alla bellezza green come Mademoiselle Bio e Aromazone.

Centre Pompidou

Ma, io che cosa ho comprato? Ovvio! Mini taglie! Sono la mia passione e posso portarle con me anche se ho il bagaglio a mano. Naturalmente, per le generali, di solito cerco di acquistare brand locali (nella speranza di un abbassamento di prezzo, che però a Parigi, è impossibile :P), qui non mi sono smentita (ma in Polonia ho dato il mio massimo!).

I prezzi a Parigi sono come ve si possono immaginare, alti! Ma non potevo rinunciare a qualche prendere qualche cadeau.

Insomma, è bene partire armati di carte di credito, ma basterà passeggiare per riempirsi gli occhi di bellezza pura.