In Le mie passioni/ Letture

Viaggiando con Olga

Leggere un libro di Olga Tokarczuk è sempre un viaggio, almeno così per me è sempre stato.

Qui lei vagabonda con temi, riflessioni, su tantissimi argomenti diversi, dove incidentalmente il viaggio e i viaggiatori sono leitmotiv …o forse no.

Frammenti più o meno lunghi, più o meno complessi, si susseguono.

Non sempre è facile o evidente seguire il percorso, il flusso dei temi che si rincorrono e incastrano insieme ai mezzi di trasporto più disparati, aerei, traghetti, auto, autobus…ma quello che conta non è la coerenza o l’inseguimento di temi precisi, ma il piacere, la fascinazione complessiva, la sensazione di pienezza che ho provato nel rincorrere queste pagine.

Meno organico dei libri precedenti (romanzi a pieno diritto), è uno zibaldone di idee che però mi fa avvicinare ad un’anima che ormai sento affine da molto tempo e con cui mi piace percorrere tratti di strada.

I vagabondi è stato vincitore nel 2018 del Man Booker International Prize, lei invece del Nobel nel 2019.

Spero che Bompiani pubblichi presto altre opere di Olga Tokarczuk!

[Nota personale: sono dispiaciuta di non aver comprato quando sono stata in Polonia questo libro in lingua originale, non conosco il polacco e non avrei potuto leggerlo di conseguenza, ma l’edizione era stupenda. Quando tornerò in Polonia non mancherò stavolta]